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Sarà possibile visitare fino al 6 gennaio 2023 l’installazione site-specific di Anselm Kiefer a Palazzo Ducale nelle sale della Quarantia Civil Nuova e dello Scrutinio dal titolo ‘questi scritti quando verranno bruciati daranno finalmente un po’ di luce’ Angelo Emo.

Il Palazzo Ducale, residenza del Doge, sede delle più importanti magistrature, è un museo, quindi luogo della memoria storica che racconta di battaglie, vittorie, massacri, ma celebra soprattutto le glorie passate della Serenissima.

La sfida con la scelta di questa installazione è dimostrare che anche il Palazzo Ducale (perché di edificio trattasi e non di sede museale) può essere una sorta di progetto di arte pubblica, lo spunto per una profonda riflessione sul tempo presente, con un linguaggio contemporaneo appealing per il pubblico di oggi.  Anche l’arte può aiutare a far ragionare sul presente.

Anselm Kiefer, Sala della Quarantia

Anselm Kiefer, Sala della Quarantia

Quindi dalla storia delle memorie passate si arriva al presente attraverso il gigantesco ciclo dell’artista tedesco Anselm Kiefer che ha scelto come titolo una citazione un patrizio e filosofo veneziano, Andrea Emo, con il quale Kiefer ha percepito una sorta di connessione, tra il suo procedimento artistico ed il pensiero filosofico di Emo.

Punto di partenza è un immaginario incendio che ha distrutto la sala della Quarantia e dello Scrutinio.

Anselm Kiefer, Sala della Quarantia, dettaglio

Anselm Kiefer, Sala della Quarantia, dettaglio

Entrando nella Sala dello Scrutinio sopra alla tela del Giudizio Finale di Jacopo Palma una scala a pioli, formata da 3 scale quasi allineate conducono verso l’alto, echeggiano la scala biblica di Giacobbe. La scala è un momento di innalzamento, ma può portare ad una discesa, ad un momento di introspezione, le scarpe dell’artista puntano infatti verso il basso.

dettaglio della scala

dettaglio della scala

Nel dipinto a destra si scorge la scintilla divina, la genesi, l’emanazione dell’inizio sopra all’acqua della laguna, del mare in tempesta. La nascita di Venezia dalle barene alla ricchezza.

dettaglio della 'genesi'

dettaglio della ‘genesi’

Richiama subito attenzione la bara vuota di zinco con due girasoli di ferro ed un sacco con monete, ed altri sacchi nella parte inferiore con attorno viti di un filare che verso l’alto formano una sorta di arco.

La bara è un riferimento alle reliquie di San Marco che erano scomparse temporaneamente nel momento del rifacimento della chiesa. E’ il momento del’assenza.

bara in zinco con due girasoli ed un sacco

bara in zinco con due girasoli ed un sacco

I tre sottomarini della seconda guerra mondiale richiamano la potenza navale di Venezia, le galere veneziane costruite dai tenaci arsenalotti nell’Arsenale. Nella parte superiore troneggiano dorati ed anneriti carrelli della spesa e tricicli carichi di oggetti, dai quali pende un cartiglio con il nome di un Doge.

dettaglio di uno dei tre sottomarini

dettaglio di uno dei tre sottomarini

tricicli carichi

tricicli carichi

La pittura si fa più astratta, diviene esplosione di colori, come un fuoco d’artificio, appare una basilica di San Marco in miniatura. Il tempo cosmico sopra la porta che celebra la vittoria di Francesco Morosini.

esplosione di colori

esplosione di colori

Nell’opera successiva echeggia anche l’era geologica, l’era della deriva dei continenti che si contrappongono al tempo spirituale di Giacobbe.

la laguna

la laguna

L’era storica è rappresentata dal dipinto che copre la battaglia di Lepanto di Andrea il Vicentino.

Al centro l’enorme stendardo veneziano a brandelli, della disfatta, il Palazzo Ducale a fuoco, nella parte inferiore, la tragedia della guerra e della morte, uniformi di adulti e bambini, con la falce del tempo.

il Palazzo Ducale a fuoco

il Palazzo Ducale a fuoco

le guerre, le uniformi, i soldati, la morte

le guerre, le uniformi, i soldati, la morte

Ogni opera assume tanti significati, pone interrogativi esistenziali. C’è il tutto e c’è il nulla, Occidente ed Oriente, vittoria e sconfitta, passato e presente, tutto nasce, muore e si rigenera.

La storia di ieri è stata coperta con la storia di oggi. Riflettere sul presente partendo dal passato, ripescando valori e questioni universali validi a tutt’oggi, questa è stata la sfida.

Siete interessati a visitare il Palazzo Ducale, il ponte dei sospiri, le prigioni e questa ‘mostra’? scrivetemi!

Fiona

www.venicetours.it

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