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Venezia ha tra le molte prerogative anche quella di essere la sede del più antico Gran Priorato dell’Ordine di Malta tra i 6 Gran Priorati esistenti.

La storia dell’Ordine di San Giovanni a Venezia iniziò nel momento in cui la storia dei Cavalieri Templari si interruppe drammaticamente. Questi cavalieri avevano ricevuto nel 1187 una ‘fossa putrida’ tra la Bragora e San Francesco della Vigna nell’attuale sestiere di Castello. 125 anni dopo, l’ordine dei Templari venne soppresso a seguito di accuse infamanti: Papa Clemente V bandì e sospese l’ordine con la bolla Vox in Excelso ed un mese più tardi con la bolla Ad Providam molti dei beni posseduti dai Templari passarono quasi ovunque in Europa all’Ordine dei Giovanniti.

L’Ordine dei Giovanniti o gerosolimitano viene abbreviato di solito in SMOM, Sovrano militare ordine di Malta, ma il nome completo sarebbe Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni, di Gerusalemme, di Rodi e di Malta.

bandiera dell'Ordine di Malta

bandiera dell’Ordine di Malta

L’origine dei Giovanniti risale al 1048, quando un certo Gerardo Sasso da La Scala fondò a Gerusalemme un ospedale per pellegrini di ogni provenienza e fede. L’ospedale sorse sulle rovine di quello che si reputava essere la casa prima di Zaccaria e poi del figlio Giovanni, e da qui la titolazione a san Giovanni Battista. Accanto alla funzione di assistenza i monaci iniziarono a scortare i pellegrini in Terra Santa. Molti cavalieri provenienti dalle nobili casate europee si unirono all’ordine per proteggere la Fede (il loro motto Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum /Difesa della fede e servizio ai poveri).

Nel 1113 Papa Pasquale II riconobbe con la bolla papale Pie postulatio voluntatis riconobbe l’ordine e diede la facoltà di nominare direttamente il Gran Maestro. I Cavalieri dovevano esser professi, quindi legati al rispetto dei tre voti monastici di povertà, castità e obbedienza.

Il secondo Gran Maestro Beato Raymon du Puy ottenne il riconoscimento papale come Ordine Cavalleresco religioso per difendere pellegrini e fedeli in Terrasanta; si occupò anche degli ospedali istituendo una prima infermeria.

L’ordine dovette lasciare Gerusalemme, si trasferì a Cipro, poi a Rodi (oltre al riconoscimento formale acquisì anche un territorio e divenne una temuta forza armata) ed infine a Malta dove con zelo indefesso, acute strategie militari ed enormi sacrifici protesse l’Europa dagli attacchi turchi, diventando l’incubo delle flotte saracene.

Allegoria della vittoria dell'Ordine contro i Turchi

Allegoria della vittoria dell’Ordine contro i Turchi

Un breve soggiorno a Malta qualche mese fa è stato un modo per riscoprire la storia di questo ordine religioso cavalleresco.

La Biblioteca Nazionale di Malta a La Valletta conserva la bolla Pio Postulatio Volontatis voluta da Pasquale II che riconobbe l’ordine, la loro indipendenza e la sovranità.

Altro documento qui conservato è un documento dell’Imperatore Carlo V che fece dono nel 1530 ai Cavalieri Giovanniti dell’isola appunto di Malta, Gozo and Comino a fronte di un presente simbolico, un falco maltese da consegnare al Vicerè di Sicilia il giorno di Ognissanti.

Da quell’anno i Cavalieri presero il nome di Cavalieri di Malta.

Tappa successiva l’opulenta barocca Concattedrale di San Giovanni sempre a Valletta con le sue straordinarie, sontuosissime 10 cappelle intercomunicanti, 8 di esse dedicate alle ‘langues’ alle principali nazionalità e lingue parlate dei Cavalieri con straordinari affreschi sul soffitto di Matteo Preti e la celebre Decollazione di San Giovanni Battista e San Girolamo di Caravaggio.

La Concattedrale di San Giovanna a La Valletta a Malta

La Concattedrale di San Giovanna a La Valletta a Malta

Una incredibile dimostrazione di ricchezza, una vera e propria apotesi di potere!

Altra tappa il Palazzo del Gran Maestro con gli appartamenti, la famosa Stanza degli Arazzi ed una interessantissima Armeria.

Il Palazzo del Gran Maestro a La Valletta a Malta

Il Palazzo del Gran Maestro a La Valletta a Malta

Immancabile la visita alla Sacra Infermeria, un vero ospedale pensato per cavalieri e pellegrini, gestito nella maniera più efficiente e razionale possibile.

La Sacra Infermeria a La Valletta a Malta

La Sacra Infermeria a La Valletta a Malta

Tornando alla nostra piccola Venezia fu nel 1313 che ebbe inizio la storia dell’Ordine, quando il Doge Soranzo concesse ai Giovanniti questo terreno.

Il complesso si estende oggi per oltre 7000 m2, nascosti dietro ad una serie casette e mura nel sestiere di Castello.

giardino dell'Ordine di Malta a Venezia

giardino dell’Ordine di Malta a Venezia

Il complesso attuale risale alla fine del 15 secolo, quando il Procuratore poi Priore dell’ordine Sebastiano Michiel iniziò la presente edificazione.

Il Priore Sebastiano Michiel iniziò i restauri a fine del Quattrocento

Il Priore Sebastiano Michiel iniziò i restauri a fine del Quattrocento

Un portone verde si spalanca davanti a noi, sul pavimento campeggia la croce ottagona bianca e rossa a simboleggiare nella croce il Cristo, mentre nelle punte le otto beatitudini pronunciate da lui nel discorso della montagna.

Il chiostro è avvolto nel silenzio, gerani bianchi e rossi richiamano nuovamente i colori della bandiera dell’ordine, delle opere e della croce ottagona dell’ingresso.

Ripercorrendo gli sviluppi dei vari corpi di fabbrica e sottolineando le modifiche intervenute nel corso dei secoli ci addentriamo in secoli di storia, la nostra attenzione ricade poi sullo Stemma Arimondi sulla vera da pozzo, una famiglia proprietaria di una Commenda.

vera da pozzo del chiostro

vera da pozzo del chiostro

stemma Arimondi

stemma Arimondi

Ci avviciniamo al giardino, un tempo luogo privilegiato di incontri, definito da Francesco Sansovino il paradiso. Un panello aiuta a capire l’articolazione e scansione dello spazio futuro del giardino simbolico e come dovrebbe presto diventare.

progetto per il giardino

progetto per il giardino

Il Lapidario ci riporta al silenzio iniziale, dove in 3 diversi ambienti sono collocate lastre tombali.
La Chiesa di San Giovanni è un piccolo scrigno di storia, curiosità e tesori, custodisce un capolavoro di Giovanni Bellini il Battesimo di San Giovanni.

La potenza dell’ordine è forse ridotta, ma la gloria del passato rimane, i Cavalieri senza frontiere sono arrivati ai giorni nostri portando avanti l’esercizio della carità cristiana (tappa obbligata il pellegrinaggio a Lourdes), la gestione di ospedali, hanno una loro moneta, emettono francobolli e molto altro. Abbiamo solo accennato ad alcuni tratti salienti.

Con piacere Vi condurrei in una visita più approfondita sul tema.

Fiona Giusto

www.venicetours.it

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